Ludlum Robert - 1976 - Il Treno Di Salonicco by Ludlum Robert

autore:Ludlum Robert
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Thrillers, Suspense, Fiction
ISBN: 9788804251101
editore: Mondadori
pubblicato: 1984-06-14T22:00:00+00:00

17

Il cardinale aveva gli occhi di un fanatico e la voce tesa e concitata di un invasato. Si muoveva con movimenti lenti e fluidi, senza mai permettere all’attenzione degli interlocutori di divagare. Era a un tempo teatrale e sinistro. Un atteggiamento sapientemente coltivato, raffinato con gli anni negli ambulacri del Vaticano. Donatti era un’aquila che si avventava sui passeri divorandoli.

Alla vista di quell’uomo Victor perse il controllo di sé. Che quell’assassino della Chiesa potesse accostarsi a Campo di Fiori era un’oscenitŕ intollerabile. Si lanciň sulla ripugnante figura con la tonaca, accecato dal ricordo, senza piů un barlume di ragione né istinti di sopravvivenza.

I preti si tenevano pronti. Vennero avanti, cosě come prima erano venute le due berline, sbarrandogli la strada di colpo. Lo trattennero, torcendogli le braccia in alto dietro la schiena; una mano con dita possenti gli afferrň la gola, piegandogli la testa in un arco impossibile, che gli impediva di parlare, ma non di vedere e di sentire.

“L’automobile” disse Donatti con calma.

Due preti corsero alla macchina a nolo e si misero a frugare. Victor poté sentir aprire gli sportelli e il baule. Poi gli strappi alla tappezzeria e gli schianti del metallo mentre l’auto veniva fatta a pezzi. La perquisizione continuň per un quarto d’ora. Per tutto il tempo gli occhi del cardinale rimasero fissi su quelli di Fontine. Solo alla fine della perquisizione, il prelato della Curia rivolse di nuovo uno sguardo all’automobile, quando i due uomini si avvicinarono e parlarono simultaneamente. “Non c’č nulla, Eminenza.”

Donatti fece un gesto verso il prete che stringeva con la mano possente la gola di Victor. La stretta fu allentata; Fontine deglutě ripetutamente. Le sue braccia erano ancora piegate strettamente dietro la schiena. Il cardinale parlň:

“Gli eretici di Costantinopoli hanno scelto bene: gli apostati di Campo di Fiori. I nemici di Cristo.”

“Animale! Carnefice!” Victor riuscě a stento a tirar fuori un filo di voce; aveva i muscoli del collo ancora contratti. “Tu ci hai sterminato! Ti ho visto!”

“Sě. Pensavo che tu potessi avermi visto.” Il cardinale parlň con gelido livore. “Avrei fatto fuoco con le mie mani, se fosse stato necessario. E le tue considerazioni sono giuste. Teologicamente, sono stato io il carnefice.” Gli occhi di Donatti si spalancarono di colpo. “Dov’č la cassa di Salonicco?”

“Non lo so.”

“Me lo dirai, eretico. Credi alla parola di un vero prete. Non hai scelta.”

“Voi mi trattenete contro la mia volontŕ! In nome di Dio, immagino!” disse Fontine freddamente.

“Nel nome della salvaguardia della Madre Chiesa! Questo ha la precedenza su qualsiasi legge. Dov’č il carico di Salonicco?”

Gli occhi, la voce acuta fecero scattare il ricordo di anni prima… un bambino davanti alla porta di uno studio. “Se saperlo č tanto importante per voi, perché avete giustiziato mio padre? Lui era il solo che conosceva…”

“ una menzogna! Una menzogna!” Donatti si trattenne, con le labbra tremanti.

Allora Fontine capě. Aveva toccato un nervo a fior di pelle. Era stato commesso un errore di dimensioni straordinarie, e il cardinale non poteva sopportare di ammetterlo. “Tu sai che č la veritŕ” disse Victor, calmo.

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